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Ai e debito cognitivo
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AI e Debito Cognitivo: l’intelligenza artificiale rende pigro il cervello?

By, axel
  • 26 Set, 2025
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Sembra passata un’era da quel 30 novembre 2022, giorno del lancio al grande pubblico del primo modello di ChatGPT. Un tempo sufficiente per iniziare a comprendere come la rivoluzione dell’IA generativa stia davvero influenzando il nostro modo di ragionare e di apprendere.

Un recente studio del MIT Media Lab, dal titolo Your Brain on ChatGPT: Accumulation of Cognitive Debt when Using an AI Assistant for Essay Writing ha indagato sull’influenza degli strumenti basati su IA durante attività intellettuali complesse, come la scrittura di saggi, utilizzando la misurazione dell’attività neurale tramite EEG (elettroencefalografia), interviste qualitative e analisi linguistiche approfondite.

_Mito 1: Con l’IA risparmi tempo e migliori il risultato

Lo studio ha confrontato chi ha scritto un saggio con ChatGPT, chi ha utilizzato un motore di ricerca, e chi si è affidato soltanto al proprio cervello. Sorprendentemente, chi non ha usato supporti esterni ha mostrato maggiore attività cerebrale, memoria più efficace e un maggiore senso di ownership del contenuto prodotto. Al contrario, chi ha utilizzato ChatGPT ha prodotto testi più omogenei, con minor coinvolgimento cognitivo e difficoltà nel ricordare o citare le proprie frasi.

_Mito 2: L’IA ti aiuta a imparare meglio

L’esperimento ha evidenziato come chi aveva usato ChatGPT, quando messo alla prova senza supporto, abbia mostrato riduzione della connettività cerebrale e minor capacità di organizzare e ricordare informazioni. Questo suggerisce un adattamento cognitivo potenzialmente negativo legato alla dipendenza dall’IA.

_Mito 3: Più usi l’IA, più diventi efficiente

Se è vero che l’uso dell’IA aumenta l’efficienza operativa immediata, lo studio sottolinea una dinamica di offloading cognitivo: delegando funzioni mentali all’IA, il cervello potrebbe progressivamente disattivare certe aree neurali cruciali per competenze complesse, come il pensiero critico e la riflessione autonoma.

Ai e debito cognitivo

_Criticità e limiti dello studio: quanto sono affidabili queste conclusioni?

Nonostante i risultati interessanti, ci sono criticità importanti da evidenziare:

  • Campione ridotto: solo 54 partecipanti nella prima fase e appena 18 partecipanti nella cruciale quarta fase, limitando significativamente la generalizzabilità dei risultati.
  • Breve periodo di analisi: quattro incontri potrebbero non essere sufficienti per rilevare effetti duraturi.
  • Metodologia: Le misurazioni cerebrali tramite EEG, sebbene utili, forniscono una panoramica limitata rispetto ad altre tecniche come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) che potrebbero fornire dati più approfonditi e dettagliati.
  • Compito troppo specifico: la scrittura di un saggio rappresenta solo una delle numerose attività cognitive che potrebbero essere influenzate dall’IA.
  • Bias di familiarità e adattamento: alcuni partecipanti potrebbero aver utilizzato ChatGPT superficialmente, non esplorandone a fondo il potenziale.
  • Assenza di peer review: lo studio è stato pubblicato senza aver ancora sostenuto un processo di peer review, limitando l’affidabilità delle conclusioni preliminari.

_Takeaway: usare l’IA senza “spegnere” il cervello

Per integrare in modo consapevole gli strumenti di IA nel workflow quotidiano:

  • Usa l’AI per stimolare idee, e per le meccaniche e ripetitive che è possibile automatizzare, ma non delegare totalmente la produzione creativa e critica.
  • Alterna attività basate su IA con esercizi cognitivi per mantenere la tua mente attiva: lettura, scrittura, coding
  • Ricorda che l’IA dovrebbe estendere le tue capacità, non sostituirle.

_Il futuro è nell’intelligenza ibrida

La vera lezione da portarci a casa, dopo questi primi anni in compagnia dell’AI generativa potrebbe essere che il miglior approccio non è adottare o respingere l’IA, ma collaborare efficacemente con essa. Un’intelligenza ibrida, umana e artificiale insieme, potrebbe massimizzare il potenziale creativo e cognitivo di ognuno.

_Dicci la tua

Hai notato cambiamenti nel tuo modo di pensare o lavorare da quando usi strumenti di IA? Condividi la tua esperienza nei commenti qui sotto e costruiamo insieme una riflessione collettiva sull’uso consapevole dell’intelligenza artificiale.